La ricetta probabilmente risale all’invasione dei popoli del nord in Italia, tanto che il sapore ricorda vagamente quello dello Strudel.
In Umbria questo dolce viene gustato prevalentemente in inverno, durante il periodo natalizio e carnevalesco, mentre in estate viene preparato durante la sagra della Fojata e dell’Attorta, che si tiene a Sellano nel mese di agosto. In tutta la regione si sono diffuse moltissime varianti di questa ricetta, di cui ogni famiglia ha rielaborato nel tempo la propria versione. Qui ti presentiamo quella tipica sellanese.
Per la pasta
- Farina 250 gr
- Olio extravergine d’oliva (EVO) ½ bicchiere
- Sale 1 pizzico
- Uova
Per il ripieno
- Noci, nocciole, mandorle, amaretti, cannella
- Cacao dolce e amaro
- Cioccolato fondente
- Bucce di limone
- Alkermes
Con eventuale aggiunta per la "Rocciata" (con pasta più spessa)
- Mele
- Uvetta sultanina
- Fichi secchi
- Pinoli
- Vaniglia
In una ciotola impasta la farina con lo zucchero, il lievito, un pizzico di sale, 2 cucchiai d’olio e dell’acqua tiepida quanto basta per ottenere un composto liscio e omogeneo, che dovrà riposare all’incirca 30 minuti avvolto in una pellicola per alimenti. Nel frattempo, ammolla l’uva passa nel Vin Santo e trita grossolanamente la frutta secca.
Trasferisci tutto in una terrina e aggiungi la frutta, lo zucchero e 2 cucchiai d’olio, mescolando bene il tutto.
Stendi la pasta in un velo sottile, dandole la forma di un rettangolo, ricopri la superficie con il composto di frutta e avvolgila su se stessa. Arrotolala, creando un serpentone attorcigliato, e sbizzarrisciti con la decorazione: puoi aggiungere due ciliegine candite o due chicchi di caffè per creare gli occhi del serpente, una mandorla per dar forma alla lingua o lamelle di mandorle per creare le squame. Cuocila in forno già caldo a 170° per circa 50 minuti.